La Catterdale di Vilnius o come viene alcune volte indicata la basilica dei Santi Stanislao e Ladislao è una costruzione cattolica romana della fine del 1700. Il più importante luogo di culto cattolico in Lituania, nel quale vennero incoronati numerosi Re e sepolti importanti nobili e clericali. Edificata nel 1783 su ordine del vescovo di Vilnius in seguito alla distruzione della precedente cattedrale, rappresenta il Battesimo della Lituania e si mostra in uno stile preneoclassico. Il neoclassicismo è una tendenza culturale sviluppatasi in Europa nei primi dell’’800, e l’architettura neoclassica ne è uno degli esempi più rappresentativi. La particolarità che possiamo notare in questo stile è la volontà di tornare agli antichi fasti greco-romani, all’antica e acclamata arte classica, imitare i classici ma non copiarli, imitarne l’atteggiamento e la predisposizione: da ciò il nome Neoclassicismo.
La nostra cattedrale, se osserviamo accuratamente, possiede tutta la potenza dello stile classico, interpretato dalla sensibilità baltica. Non dimentichiamo che questa basilica è la ricostruzione di una antica cattedrale datata al 1251, voluta dal Re Mindaugas dopo la sua personale conversione al cristianesimo, sebbene dopo la sua morte l’edificio divenne luogo di culto pagano. In seguito, dopo la conversione ufficiale della Lituania al Cristianesimo nel 1387, si costruì una seconda cattedrale e poi una terza intorno al 1400 sui resti della seconda; alcune mura e qualche pilastro di questa terza cattedrale è arrivato fino a noi. Nel ‘500 la cattedrale fu restaurata e quasi completamente ricostruita; assunse tratti tipici del rinascimento e si costruì il campanile; particolarità è la distanza del campanile dall’edificio principale, caratteristica poco tipica nelle Chiese fuori Italia. Si pensa fosse parte di un’antica cinta muraria medioevale, di fatto la base è risalente a quel periodo. Nei due secoli successivi seguirono distruzioni e ricostruzioni fino al 1779 quando fu commissionata l’ennesima ricostruzione all’architetto Laurynas Gucevičius nello stile neoclassico che possiamo vedere.
L’esterno della Cattedrale di Vilnius
L’esterno si mostra appunto in uno stile neoclassico con influenze dovute alle varie ricostruzioni; in generale abbiamo un classico portico a sei colonne, come esempio di tempio greco, e un frontone triangolare tipico del neoclassicismo. Nella facciata centrale troviamo importanti sculture di Tommaso Righi, scultore italiano famoso anche per aver collaborato alla realizzazione di Palazzo Chigi a Roma alla fine del ‘500. La più importante è senza dubbio la scultura di Sant’Elena con la Croce in mano, ma possiamo trovare raffigurate anche le sculture dei quattro evangelisti. Le facciate laterali presentano invece due portici dorici. Sul tetto, sopra il frontone centrale, vi sono tre statue della fine del ‘700 e raffigurano San Casimiro, simboleggiante la Lituania, Sant’Elena con la croce dorata e San Stanislao, simboleggiante la Polonia.
L’interno della Cattedrale
L’interno della Basilica si mostra a sala su tre navate, ovvero la navata centrale è esattamente alla stessa altezza rispetto a quelle laterali, cosa che non accade per la maggior parte delle basiliche classiche nelle quali le navate laterali sono più basse. A dividere le tre navate abbiamo due file di pilastri, e su ogni pilastro un quadro del’800 raffigurante ognuno un Apostolo. Caratteristica particolare è l’assenza di abside, ovvero la struttura semicircolare all’estremità dell’edificio cristiano che quasi avvolge il presbiterio; questa assenza rende il presbiterio, appunto, l’ultimo elemento della Chiesa, ovvero il luogo dove si trova l’altare, il luogo adibito alla celebrazione del clero.
Prima accennavo al fatto che si possano vedere le mura della terza cattedrale costruita intorno al XIV sec, ovviamente le mura esterne non appartengono a quel periodo ma all’interno della chiesa troviamo dei sotterranei dove sono custodite le mura originali, insieme all’affresco più antico di Lituania della Crocifissione di Cristo, datato al XIV.
L’interno ospita anche una bellissima cappella in stile barocco dedicata a San Casimiro che custodisce le reliquie del Santo Patrono della Lituania, e dove è presente un altorilievo raffigurante la Gloria di Vergine e un’immagine bizantina di San Casimiro stesso.
La piazza della Cattedrale
La cattedrale sorge nel cuore del centro storico della città, in una enorme Piazza, costruita però successivamente intorno alla Basilica; è il luogo d’incontro più importante di tutta la città, dove vengono allestiti tuttora mercati, festival, e festeggiamenti in genere; durante il Natale viene esposto un Albero enorme al centro della piazza con un grande Presepe. Negli anni precedenti la piazza veniva utilizzata per parate militari russe e per la fiera annuale di San Casimiro. Situata vicino al colle dove si erge la Torre di Gediminas (luogo assolutamente da visitare), è bellissimo il gioco di colori che si viene a creare al tramonto: in una qualunque direzione si poggi lo sguardo, esso si perde nell’enorme piazza illuminata dalla luce soffusa del sole morente, e in seguito, dalle prime luci artificiali che gradualmente espandono e sostituiscono i colori del cielo, creando una sensazione di piacevolezza nel corpo e nella mente. Di fianco alla Basilica, è stato eretto nel 1996 il monumento a Gediminas, il primo granduca di Lituania. È caratteristica della città di Vilnius infatti, questo pullulare negli ultimi decenni di statue e bronzi.
Per finire, una curiosità: una credenza popolare porta il turista a cercare, in questa piazza, una particolare mattonella che possa esprimere desideri. La leggenda narra che proprio da quel punto partì la rivoluzione che unì Vilnius, Riga e Tallin verso l’indipendenza dei Paesi Baltici dalla dominazione Sovietica; infatti, nella Pietra Magica, sono incise le lettere che formano la parola stebukias, che in lituano significa Miracolo.
Articolo di Simone Serri